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Padre Pio: un uomo sincero, sensibile, intelligente e affettuoso

La personalità del Santo frate cappuccino

L’aspetto umano di Padre Pio è ricco di componenti:  la personalità, il carattere, l’indole naturale, la sensibilità, l’intelligenza, la volontà, la grande capacità di amare, di lavorare, di soffrire, il bisogno di affetto e la sincerità. La compattezza della sua personalità rifletteva il carattere del luogo in cui Padre Pio era nato, luogo delimitato dalla roccia, da una terra aspra, povera di risorse, da un lembo di natura “essenziale”. L’ambiente familiare aveva esercitato un influsso notevole sul suo temperamento, portato costituzionalmente alla riflessione. Un ambiente agricolo, umile, modesto, legato alle tradizioni, fatte di lavoro, di sacrificio, di rinunzie. di preghiera, di santo timor di Dio. Quando da ragazzo vedeva la mamma spegnere la lucerna sul cammino, dopo la preghiera serale e la frugale  cena, fissava il buio della piccola stanza e rivedere i contadini curvi nel duro lavoro dei campi, il papà che era partito per attraversare l’oceano in cerca di miglior fortuna, i compagni, il maestro, l’arciprete, Fra Camillo… Poi vai nel momento della chiamata di Dio.

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Il tormento interiore “vissuto” prima della risposta decisiva, il distacco dalla mamma e dalla persone care, l’anno di noviziato, la formazione e le discipline, interagirono in lui e forgiarono definitivamente il suo carattere e la sua personalità. Ed ecco l’uomo Padre Pio! L’uomo che, predisposto è sempre pronto all’obbedienza, sottolinea il suo diritto alla vita al padre provinciale quando questi, nonostante il suo stato di salute, lo invita a lasciare il paese nativo e a rientrare definitivamente in convento. L’uomo che fa prevalere su tutto e la riservatezza e non svela a chicchessia il motivo per cui il Signore vuole che rimanga a Pietrelcina, perché altrimenti mancherebbe di carità. L’uomo incline al sacrificio, ma che non rinuncia a quanto gli è dovuto. Chiamato a prestare servizio militare, infatti, non esita a chiedere anche l’intervento di persone autorevoli per ottenere, con il riconoscimento delle infermità da cui era affetto, l’esonero che gli spetta. Padre Pio, dotato di spiccata intelligenza, capta immediatamente il pensiero e i sentimenti altrui ed assume posizione che rivelano in ogni circostanza la sua dirittura morale, il suo comportamento ineccepibile.

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E‘ un frate “non comune” che però vive nella più assoluta ordinarietà. Porta nella carne le stimmate di Nostro Signore, ma quelle piaghe sono per lui fonte di confusione e mortificazione.  Viene rapito dal soprannaturale e non si lascia sorprendere mai in “pose ascetiche” o in “atteggiamenti mistici”. Con tanta naturalezza ed ingenuità infantile, mentre tenta di evitare che la folla gli pesti le già doloranti estremità, chiede ad un amico che gli sta accanto: “Ma questa gente che vuole da me?”. Conosce l’arte del voler bene è capace di delicatissime attenzioni, sa chiedere scusa se, involontariamente con poco garbo o con fare sbrigativo e forte, ha urtato la sensibilità di un confratello. Si commuove per un gesto di cortesia o se viene a sapere che pregano per lui. E’ figlio di San Francesco e rifiuta nella sua cella il termosifone anche se ha freddo. Coperto di larghe sciarpe e di mantello, spesso si accosta volentieri alla fiamma del camino. A sera, partecipa allegramente alla di vita comune, racconta storie ed aneddoti con una mimica da grande attore. E’ contento quando una sua battuta di spirito desta ilarità e sorrisi tra coloro che lo ascoltano.

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E’ tenero, indulgente, paterno con i ragazzi che si preparano alla vita religiosa e che, nel collegetto, soffrono il distacco dalla famiglia, la solitudine e a volte la fame, ma è nello stesso tempo severo e non scende mai a compromessi col peccato, anche se veniale. Piange senza ritegno, fino a venire meno, quando vede morire la mamma. Ecco l‘uomo Padre Pio”. Un uomo che, quando si accorge che i suoi figli spirituali, nella piena di un fervore mai provato, puntano lo sguardo verso il cielo, sa dire, scuotendoli: “Occhio alla terra!”. Un uomo che ha il dono del consiglio per gli altri, ma che ha bisogno dei consigli della guida per procedere nella via dello spirito; che soffre l’isolamento l’abbandono;che avverte il bisogno di esternare, tra le lacrime, la sua sofferenza, al fine di avere una parola di conforto e un po’ di comprensione. Un uomo costante nel espletare il ministero sacerdotale, nell’esercizio di tutte le virtù, nell’operare il bene anche in situazioni difficili nei momenti della prova.

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Oskar D"Agostino

Una persona insuperabile degno della massima attenzione,protettivo e severo allo stesso tempo ma sempre pronto al perdono e mettere a proprio agio chi a Lui si rivolge..Possedeva una intelligenza superiore che Gli faceva vedere ciò che hiunque altro non vedeva.Chi si rivolge tutt’ora a Lui riceve sempre il consiglio giusto. Per me è anche adesso un consigliere Paternò. Spesso Lo prego e soddisfa sempre la mia supplica,sono certo di essere. ancora vivo per Lui.Ho subito un intervento all’intestino durato 5 ore e 20 minuti,e,prima della anestesia ho semplicemente detto: Po’arte Pio mi affido a Te ,guida la mano del chirurgo..Quando mi sono svegliato ho notato di essere ancora vivo.Il chirurgo mi disse :te ne sei Andato due volte ti ho ripreso per i capelli..Ho pensato alla mia umile preghiera e ho detto mentalmente grazie Padre Pio.Vi sono state anche altre vicessitudini affidandomi sempre a Lui Grazie PadrePio mio.

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