Scroll Top

Padre Pio: “Genoveffa de Troia è un anima prediletta da Gesù”

Muore Genoveffa de Troia. Era l'11 dicembre 1949

L’11 dicembre 1949, morì a Foggia, dieci giorni prima del suo sessantaduesimo compleanno, Genoveffa de Troia. Genoveffa, oggi venerabile, fu colpita negli anni della giovinezza dalla malattia lipoidosi o granulomatosi, che la costrinse a letto.

Mentre il suo corpo si disfaceva, imparò a vivere quella condizione come volere di Dio, esercitando nel frattempo la carità verso chi era ancora più nel bisogno di lei. Entrò nella Fraternità di S. Anna del Terz’Ordine francescano nel 1931, grazie al padre cappuccino Angelico da Sarno. È stata dichiarata Venerabile il 7 marzo 1992. Le sue spoglie riposano dal 1965 nella chiesa dell’Immacolata a Foggia.

Padre Pio e Genoveffa non si sono mai incontrati. I Santi però si incontrano in Dio. A Padre Pio parlavano spesso di Genoveffa e si poteva cogliere in lui delle espressioni che in un certo senso le corrispondono. E’ una corrispondenza di amore, soprattutto di sofferenza, di grande sofferenza.

Quando a Padre Pio parlavano di Genoveffa, che lui non conosceva, e gli raccontavano quello che soffriva, diceva subito: “E’ una martire della sofferenza!”. Espressione precisa, perfetta, teologica. Martire vuol dire “testimone” e Genoveffa era una testimone della sofferenza. E quando gli dicevano: “Quella poveretta di Genoveffa”,  padre Pio ribatteva subito: “Perché dite poveretta Genoveffa? Ditele invece Beata, perché Gesù le vuole molto bene. E’ un anima prediletta di Gesù, è un’anima semplice, favorita dal Signore”.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento