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Padre Pio a Maria Gargani: “Gesù ti ama”

Era il 10 dicembre 1917

Il 10 dicembre 1917, Padre Pio scrive a Maria Gargani, oggi beata Maria Crocifissa del Divino Amore.

Procura, mia dilettissima figliuola, di mantenere nel tuo cuore la pace coll’eguaglianza degli umori. Io non dico, bada bene, mantienici la pace, ma dico procura di mantenervela e che questo sia il tuo principale studio e guardati bene dal prendere motivo di disturbarti, di non poter subito sottomettere la varietà dei sentimenti dei tuoi umori, allorquando vieni posta nella prova. Sai che cosa sia la religione? Dessa è l’accademia dell’esatta correzione in cui ogni anima deve imparare a lasciarsi maneggiare, piallare e lisciare dal divino Spirito, allorché la fa anche da medico con le anime nostre affinché, essendo bene lisciate e spianate, esse possano essere unite e congiunte alla volontà di Dio. Il contrassegno evidente della perfezione è quello di essere sottoposta alla divina volontà nelle prove dello spirito. La religione è un ospedale d’infermi spirituali, che vogliono essere guariti e per esserlo si sottopongono a soffrire il salasso, la lancetta, il rasoio, la tenta, il ferro, il fuoco e tutte le amarezze della medicina. O mia figlia, sii tale da non far molto conto di tutto ciò che il nemico e la tua fantasia ti suggeriscono circa le tue pene interne, non che dell’aridità di spirito, sapendo essere questo il meglio per te. Prendi amorosamente, dolcemente ed amabilmente questa risoluzione: o morire o guarire; e poiché non vuoi morire spiritualmente, procura di perfettamente guarire; e per guarire voglia tu soffrire la cura e la correzione del divin medico e supplicalo a non risparmiarti veruna cosa per ottenerti la guarigione. O mia figliuola, Iddio ha usato con te una grande misericordia nel porti nello stato attuale di aridità di spirito, perché tu possa essere svestita di tutto, fuorché di Dio, davanti a lui. O Gesù, che benedizione e che consolazione prova l’anima mia, risapendo che la mia buona figliuola incomincia ad amare Dio a proprie spese, ed a svezzarsi e distaccarsi dalle poppe materne per alimentarsi di un cibo non dolce, è vero, ma più sostanzioso. Io ti assicuro nel Signore che il tuo presente stato è di gradimento a Dio, che tu sei più strettamente a lui unita, e che bisogna rimanervi fino a tanto che Dio vuole. Rassicurati, mia carissima figliuola, poiché la verità te la dico io: Gesù ti ama, egli ti vuole tutta sua“.

Maria Gargani nacque a Morra Irpina (AV) il 23 dicembre 1892. Dopo aver conseguito l’abilitazione all’insegnamento, vinse il concorso e fu destinata alle scuole elementari di San Marco la Catola (FG). Conobbe i padri Agostino e Benedetto da San Marco in Lamis e, sotto la loro guida, unì all’attività didattica la realizzazione di molteplici iniziative di apostolato. Chiese ed ottenne, nel 1916, il permesso di rivolgersi per corrispondenza a Padre Pio, che la guidò con paterne premure (cf. Epist. III, 236-389). Si incontrò la prima volta con lui nella seconda metà di aprile del 1918, a San Marco la Catola. In questa cittadina Padre Pio si era recato per conferire con il suo direttore spirituale, il padre Benedetto Nardella. Vi rimase cerca un mese, durante il quale ebbe quotidiani colloqui con la Gargani, che gli confidò di sentire il bisogno di consacrarsi a Dio nella vita religiosa. Grazie agli illuminati consigli, al sostegno morale e alla preghiera di Padre Pio, Maria organizzò l’Opera del Sacro Cuore, che sfociò nel nuovo Istituto religioso de «Le Apostole del Sacro Cuore», di cui fu benemerita fondatrice. Madre Gargani morì il 23 maggio 1973. È in corso il processo per la sua beatificazione.

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