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Le lettere di Padre Pio

Era il 25 ottobre 1912. La direzione collegiale di Padre Benedetto e Padre Agostino

Il 25 ottobre 1912 è una data importante che segna l’inizio di una direzione collegiale di Padre Benedetto e di Padre Agostino con Padre Pio da Pietrelcina. 

Il giovane cappuccino era a Pietrelcina perché una strana malattia lo costringeva a stare fuori dal convento. Padre Benedetto, in questa giornata, da San Marco la Catola scriveva a Padre Agostino chiedendogli l’obbedienza di inviargli tutte le lettere di Padre Pio:

Vostra paternità mi mandi per santa ubbidienza tutta la corrispondenza del padre Pio e ciò col suo beneplacito e per volere di Gesù da lui espressi in questi termini”. Padre Benedetto gli spiegò che era stato proprio Padre Pio a chiedergli questo. Proprio per questo trascrisse quanto qualche giorno prima gli aveva chiesto il giovane cappuccino pietrelinese: “se il mio stato muove in voi l’interesse e la compassione, vi prego di accordarmi un favore, nei limiti sempre di una possibile indulgenza che è figlia della stessa giustizia, cioè di farvi rimettere tutte le corrispondenze che inviai al padre lettore, coll’obbligo di tener tutto segreto, essendo questo il comando di Gesù”.

Padre Benedetto poi aggiunse: “Lei poi sa che non è una velleità in me il desiderio di possedere tali documenti che serviranno alla gloria di Dio e ad onore del nostro comune e carissimo padre Pio“.

Da questo momento s’inizia, in un certo senso, una direzione collegiale. Ciò che padre Pio scriveva a padre Agostino valeva anche per padre Benedetto, e viceversa. Alle volte scriveva all’uno e all’altro quasi in termini identici; e alle volte li pregava di scambiarsi le lettere. Ciò era assai facile, perché spesso dimoravano nello stesso convento o comunque le loro relazioni erano molto frequenti.

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Padre Pio vi prego fatemi una grazia di farlo venire a bussare il mio fidanzato Gaetano Giorgio esce dalla scuola 18

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