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“Wanda Półtawska è guarita”. Grazie Padre Pio

La lettera di Mons. Karol Wojtyla

Il 28 novembre 1962 Mons. Karol Wojtyla scrive a distanza di 10 giorni una seconda lettera a Padre Pio da Pietrelcina.

Cosa era successo?  Il 17 novembre 1962 Mons. Wojtyla scrisse una prima lettera a Padre Pio chiedendo di pregare per la sua amica: la dottoressa Wanda Poltawska, ricoverata all’oncologico di Cracovia.

Padre Pio, attraverso Angelo Battisti che gli portò la lettera a San Giovanni Rotondo, assicurò la sua preghiera e aggiunse che la donna sarebbe guarita. Wanda che non sapeva nulla della lettera, la mattina dell’intervento (21 novembre) si risveglia senza più dolori. Viene comunque sottoposta alle ultime radiografie di routine, prima di entrare in sala operatoria. Ma subito dopo, con sua sorpresa, un oncologo del reparto si avvicina a lei e le dice «che non c’era più bisogno dell’intervento». Istintivamente, da medico, Wanda pensa a quel 5% di cui le aveva parlato il primario. Pensa di aver avuto solo un’infezione e di essere guarita. Ritorna a casa e subito il marito si preoccupa di avvisare con un altro telegramma l’amico vescovo, il quale sente il dovere di inviare con altrettanta tempestività «una seconda lettera con il ringraziamento a Padre Pio».

Il 28 novembre Mons. Wojtyla scrive:

«Venerabile Padre, la donna di Cracovia in Polonia, madre di quattro figlie, il giorno 21 novembre prima dell’operazione chirurgica istantaneamente ha riacquistato la salute grazie a Dio e anche a Te Padre Venerabile rendo il più grande grazie a nome suo, di suo marito e di tutta la famiglia”.

Anche questa lettera viene affidata alle mani di Angelo Battisti tramite mons. Deskur. La lettera viene consegnata il 29 novembre. «Il primo dicembre, sabato – ricorda ancora l’impiegato della Santa Sede – consegno a mia volta la lettera al Padre». In questa circostanza, però, il Cappuccino chiede chi sia il mittente. Battisti risponde «che forse era la stessa persona di quella già ricevuta».

Padre Pio gli chiede «di aprirla e di leggerla». Al termine della lettura commenta: «sia ringraziato Dio».

Sul suo tavolo c’è ancora la prima lettera. La prende, la porge al suo amico e gli dice: «tienile queste due lettere». Battisti, in quell’istante, non comprende. Non può comprendere. Come probabilmente non aveva compreso la frase ascoltata dieci giorni prima: «a questo non si può dire di no». Avrebbe capito dopo. Molti anni dopo.

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% Commenti (1)

Angelo Buonamassa

San Pio da Pietralcina,Le scrivo anche io poiché mi trovo nella stessa situazione.La mia Mamma è gravemente malata,ha bisogno della Vostra intercessione,con tanta fede e speranza Vi preghiamo ogni giorno.Che Dio benedica tutti quelli che ci aiuteranno.Amen

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