“Ero disturbato da un animale che cercava di distogliermi lungo il mio cammino e cercavo di scappare da lui. Riuscì ad entrare in una chiesa e appena entrai vidi padre Pio seduto, pronto a confessare. Aveva una stola dorata. Mentre mi avvicinavo a lui per inginocchiarmi, nel mio cuore ancora prima di parlare, volevo chiedergli perché mi accadessero certe cose e perché tanti impedimenti sul mio cammino verso il sacerdozio… Ero certo che lui queste cose poteva capirle e poteva darmi una risposta.. Neanche il tempo di finire il mio pensiero e lui nel suo accento tipico mi disse: Eeeh tu accetta e basta! Mi svegliai subito dopo…”
L’anno successivo Dario andò in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo: “Appena entrai per la prima volta nella chiesetta antica scoppiai a piangere perché riconobbi che era la chiesa che avevo visto nel sogno proprio osservando il confessionale dove padre Pio riceveva le persone.”
In queste settimane, mentre faceva sempre questa preghiera, lo ha chiamato un suo caro amico perché doveva disfarsi di varie cose tra cui tanti santini. Una di questi lo ha particolarmente colpito: Padre Pio che bacia un bambino.
Padre Dario lo vede come un segno del santo di Pietrelcina. Come se avesse accettato lui come figlio spirituale. Inoltre, solo pochi giorni fa, si è accorto che in questa piccola immagine, malgrado l’avesse tenuta in mano ogni giorno per recitare la preghiera al Sacro Cuore di Gesù, è presente una piccola reliquia del santo.