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Padre Pio e le 3 novene alla Madonna di Pompei

Padre Pio scrive a Padre Paolino da Casacalenda. Era il 26 febbraio 1916

Il 26 febbraio 1916 Padre Pio dal convento di Sant’Anna a Foggia scrive a Padre Paolino da Casacalenda.

Padre Paolino, al secolo Francesco di Tomaso, nacque il 4 ottobre 1886, entrò nel noviziato dei cappuccini il 10 agosto 1901 e divenne sacerdote l’11 ottobre 1908.

Morì a San Giovanni Rotondo il 31 ottobre 1964. “Oratore devoto e forbito. Amò la provincia, quasi fosse una sua creatura, e la onorò con lo spirito paterno che lo ha distinto. Ricoprì le cariche di insegnante, rettore dello studio interprovinciale di Chiaravalle Centrale; vicario, guardiano lettore e ministro provinciale per due volte”. Descrisse le sue relazioni con Padre Pio in un ampio studio monografico edito e commentato, con l’aggiunta delle lettere di P. Pio, da padre Gerardo Di Flumeri.

Da Foggia racconta al suo confratello della direzione spirituale con le sorelle Cerase.

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Mio carissimo padre Paolino, 
domattina, piacendo a Dio, nel recarmi a celebrare dalle signorine Cerase, mi tengo onoratissimo poter loro presentare il tuo bigliettino. Tengo poi a dirti che la Raffaelina va sempre peggiorando nel fisico. Il dolcissimo Gesù la consoli nelle sue sofferenze che sono superiori a tutto ciò che può immaginarsi. Consoli pure l’afflittissima sorella, non che tutte quelle anime che a lei sono unite in un medesimo spirito. Preghiamo con più insistenza la divina pietà a che, nella sua misericordia, voglia serbarla ancora in vita con la guarigione del suo fisico. Al riguardo ti prego praticare e far praticare ancora da quante anime puoi le tre novene alla bella Vergine di Pompei. Anch’io, sebbene, ahimè! troppo indegnamente, mi sforzerò di fare lo stesso. Vieni, te ne prego, in aiuto di questa diletta sposa del biondo Nazareno poiché il suo stato è estremamente disperato”.

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