Padre Pio ha avuto una grande fede, viva ed operante. Egli può essere considerato come “l’uomo giusto che vive di Fede”. E’ per merito di questa virtù che gli ha potuto vincere le difficili prove della sua vita travagliata; è stato in grado di sopportare tutte le sofferenze fisiche e morali, che si sono abbattute su di lui; è riuscito a portare a termine la sua missione grandissima di collaboratore con Cristo Redentore. Per Padre Pio, la fede era “l’unico punto di appoggio” nel mare tempestoso della vita e “la cosa più sacra che c’era nel suo cuore”.
Profondamente convinto della necessità e della preziosità della fede, egli la raccomandava a tutte le anime che ricorrevano a lui. Sono molteplici le sue esortazioni, come ad esempio quella del 6 dicembre del 1916 quando così esortava l’insegnante Erminia Gargani, sua figlia spirituale: “Credi sempre a tutto questo e non importa che tu creda a forza ed a punta di spirito, senza che tu ne veda la ragione. Anche i martiri credevano soffrendo. Il più bel credo è quello che si pronunzia nel sacrificio ed in uno sforzo di violenza” (EpistIII,661).
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Dando uno sguardo sintetico tutta la vita di Padre Pio, costellata di fatti i mistici veramente straordinari, dobbiamo dire che ciò che veramente aveva valore per lui era la fede: una fede viva, che dominava e guidava tutta la sua vita. La fede viva di Padre Pio era animata dalle opere di carità. Queste sono sotto gli occhi di tutti.
In primo luogo le opere di misericordia spirituale. Il primato, di questo campo, spetta al ministero sacerdotale, esercitato eroicamente da Padre Pio nell’amministrazione del sacramento della riconciliazione. Accanto questo sacramento, dobbiamo ricordare la celebrazione della Santa Messa, durante il quale padre Pio ha pregato Dio per i vivi e per i morti.
In secondo luogo, le opere di misericordia corporale. Conosciamo tutti quanto vivo fosse in Padre Pio il senso di giustizia e di misericordia e quanto fosse grande la sua misericordia verso i sofferenti. Il 26 marzo del 1914 scriveva a padre Benedetto:“Nel fondo di quest’anima parmi che Iddio vi ha versato molte grazie rispetto alla compassione delle altrui miserie, singolarmente in rispetto dei poveri bisogni. La grandissima compassione che sente l’anima alla vista di un povero le fa nascere nel suo proprio centro un veementissimo desiderio di soccorrerlo, e, se guardassi alla mia volontà, mi spingerebbe a spogliarmi perfino dei panni per rivestirlo. Se so poi che una persona è affitta, sia nell’anima che nel corpo, che non farei presso del Signore per vederla andare salva i suoi mali? Volentieri mi addosserei, pur di vederla andare salva, tutte le sue afflizioni, cedendo il suo favore i frutti di tali sofferenze, se il Signore me lo permettesse” (Epist. I, 462)
Spinto da questa compassione, Padre Pio fondò due ospedali: prima quello civile di San Francesco che durò soltanto 13 anni; poi la meraviglia di Casa Sollievo della Sofferenza che è sotto gli occhi di tutti.
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vorrei tanto riuscire a pregare
Grandissima figura di rispetto.
Vorrei avere più fede come Lui, spero di riuscirci.