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Testo Liturgia di Accoglienza della Veglia di Preghiera San Giovanni Rotondo

Veglia di Preghiera San Giovanni Rotondo

LITURGIA DI ACCOGLIENZA

Gli pose sul capo una corona di rarissima bellezza (cfr. Epist. I, p. 1282)

INTRODUZIONE

Quando i fedeli sono radunati presso la chiesa all’ aperto di San Pio da Pietrelcina, ha inizio la Liturgia di accoglienza. I frati portano in processione l’insigne reliquia del cuore del Santo stimmatizzato, mentre tutti cantano:

CANTO Immagine di Cristo.

Tu sai, buon Cireneo, cos’è nella tua carne compire i patimenti del nostro Salvatore; tu sai, buon Cireneo, cos’è portare il peso che grava sulle spalle dei tanti tuoi fratelli.

Il Padre che fa festa al prodigo suo figlio tu mostri, Padre Pio, accanto a chi è lontano, e il Padre ch’è nei cieli e fa misericordia per te fedele servo dà pace a chi ritorna.

O buon samaritano di piaghe d’ogni sorta sollievo premuroso di ogni sofferenza, tu buon samaritano rimani a noi vicino conforto a chi è provato, aiuto ai sofferenti.

Gesù trasfigurato Amore Crocifisso di stigmate ti segna splendore alla tua vita: al Padre che ci ama domanda che ci invii il dono risplendente, l’Amore suo divino.

Il Presidente: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.

Il Presidente incensa la reliquia del cuore di san Pio, poi introduce i fedeli alla preghiera e li invita ad accogliere il libro della Parola, che viene portato solennemente nel luogo della celebrazione.

CANTO Quello che abbiamo udito

Quello che abbiamo udito, quello che abbiam veduto, quello che abbiam toccato dell’amore infinito l’annunciamo a voi.

Grandi cose ha fatto il Signore! Del suo amore vogliamo parlare: Dio Padre suo Figlio ha donato, sulla croce l’abbiamo veduto.

In Gesù tutto il cielo si apre, ogni figlio conosce suo Padre; alla vita rinasce ogni cosa e l’amore raduna la Chiesa.

Nello Spirito il mondo è creato e si apre al suo dono infinito; il fratello al fratello dà mano per aprire un nuovo cammino.

Viene il regno di Dio nel mondo e l’amore rivela il suo avvento; come un seme germoglia nell’uomo che risponde all’invito divino.

Il Presidente: Preghiamo. Donaci, o Padre, di sentire in mezzo a noi la presenza del Cristo tuo Figlio, promessa a quanti sono radunati nel suo nome, e fa’ che, nello Spirito di verità e di amore, sperimentiamo in noi abbondanza di luce, di misericordia e di pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.

IN ASCOLTO DELLA PAROLA

Prima lettura

Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (2, 8-10)

All’angelo della Chiesa di Smirne scrivi: Così parla il Primo e l’Ultimo, che era morto ed è tornato alla vita: Conosco la tua tribolazione, la tua povertà – tuttavia sei ricco – e la calunnia da parte di quelli che si proclamano Giudei e non lo sono, ma appartengono alla sinagoga di satana. Non temere ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere, per mettervi alla prova e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Salmo 92 Il salmista: Il Signore regna, si riveste di splendore

L’assemblea ripete: Il Signore regna, si riveste di splendore.

1. Il Signore regna, si riveste di maestà: si riveste il Signore, si cinge di forza.

2. È stabile il mondo, non potrà vacillare. Stabile è il tuo trono da sempre, dall’eternità tu sei.

3. Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti! La santità si addice alla tua casa per la durata dei giorni, Signore.

Acclamazione al Vangelo

Il canto dell’Alleluia prepara all’ascolto del brano evangelico. Quindi il diacono proclama il brano del Vangelo.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! L’assemblea e la schola ripetono: Alleluia.Acclamazione al Vangelo Il canto dell’Alleluia prepara all’ascolto del brano evangelico. Quindi il diacono proclama il brano del Vangelo.

Vangelo

Siederà sul trono della sua gloria e separerà gli uni dagli altri. Il Signore sia con voi. E con il tuo Spirito. Dal Vangelo secondo Matteo (25,31-46) Gloria a te, o Signore.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna». Parola del Signore. Lode a te o Cristo.

Tutti riprendono il canto dell’Alleluia e ricevono dal Presidente la benedizione con il libro del Vangelo.

Breve riflessione del Presidente

Terminata la riflessione, osservati alcuni istanti di silenzio, il Presidente invita al canto del Padre nostro, poi conclude con la seguente orazione:

O Padre, guarda ai tuoi figli riuniti in preghiera e fa’ che, sull’esempio di san Pio da Pietrelcina, ravvivino il desiderio di te, fonte inesauribile di ogni bene ed abbiano la gioia di conquistare la corona di gloria, riservata ai tuoi servi fedeli dal Figlio tuo, re dell’universo. Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. Il Presidente: Benediciamo il Signore. Rendiamo grazie a Dio.

La Liturgia di accoglienza termina con il canto: I cieli narrano

Il giorno al giorno ne affida il messaggio, la notte alla notte ne trasmette notizia, non è linguaggio, non sono parole di cui non si oda il suo nome. 2. Là pose una tenda per il sole che sorge, è come uno sposo dalla stanza nuziale, esulta come un prode che corre con gioia la sua strada. 3. Lui sorge dall’ultimo estremo del cielo e la sua corsa l’altro estremo raggiunge. Nessuna delle creature potrà mai sottrarsi al suo calore. 4. La legge di Dio rinfranca l’anima mia, la testimonianza del Signore è verace, gioisce il cuore ai suoi giusti precetti che danno la luce agli occhi.

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Miriam Regina da Silva

Boa noite, sou muito devota de São Padre Pio e gostaria de saber como consigo uma relíquia, por mais pequenina que seja.🙏

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