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Padre Pio chiamato alle armi

Si presenta in Caserma a Benevento il 6 novembre 1915 per la visita militare
Padre Pio chiamato alle armi

Un’esperienza, certamente, drammatica nella vita di padre Pio è il servizio militare, che lui stesso definisce “i miei cento giorni”, anche se, in realtà, ne sono di più, precisamente 182 giorni. Il giovane cappuccino trascorre il servizio militare, in quattro diversi periodi, da lui chiamati “stazioni“. Durante il primo confitto mondiale, conosce, più profondamente, le miserie e le debolezze umane, e, nello stesso tempo, deve vivere anche la durezza e la prepotenza di un ambiente, avverso al religioso.

La chiamata alle armi di Padre Pio da Pietrelcina

Grazie alla conversazione dell’epistolario, oltre alle date del suo servizio militare, come cappellano, alla 10ª compagnia di sanità di Napoli, possiamo conoscere anche le sue condizioni psicofisiche spirituali. Il giovane frate, ormai da diversi anni, vive a Pietrelcina, fuori dal chiostro perchè affetto da una “strana malattia“.

La mattina del 1° novembre 1915, dopo la Messa, nella chiesa della Madonna della Libera, nell’attraversare il centro del paese, vede affisso al muro un manifesto. Dopo la lettura, un’irrefrenabile agitazione scuote la sua anima e il suo corpo. “Chiamata alle armi” anche per le classi di terza categoria, alla quale appartiene anche lui. Si dovrà presentare a Benevento, il 6 novembre 1915.

Esonerato dal servizio di leva nel 1907, perchè religioso

In quella caserma vi era già stato il 26 aprile 1907, quando era studente del secondo anno di filosofia a S. Elia a Pianisi CB, per la visita militare. Quel giorno fu esonerato dal servizio di leva, perché assegnato alla terza categoria, ai sensi dell’articolo della legge del reclutamento, perché religioso.

6 novembre 1915: Visita Militare di Padre Pio da Pietrelcina

A Pietrelcina, tutti cercano di sollevargli il morale, assicurandogli che sarà riformato. Tutti, eccetto lui, come scrive a padre Agostino, lo stesso giorno, e ne spiega anche il motivo: “Qui a Benevento, tempo fa, vi fu un’inchiesta riguardo al capitano medico del distretto, il quale venne denunciato, perché troppo umano nel sentenziare sulle malattie di coloro che dovevano esser arruolati nel regio esercito. E a dirla schietta pare che molte «porcherie» si ebbero a deplorare. Il fatto sta però che cotesto capitano medico venne traslocato e in luogo suo ne venne un altro, il quale a quanto si dice (confermato anche da qualche fatto) non si addimostra punto (=affatto) umano con i poveri ammalati”. Insomma il distretto di Benevento col suddetto cambiamento ha avuto una durissima reazione.

Il “feroce capitano medico” che visita Padre Pio

Anche in questo, padre Pio ha ragione. Infatti, nella sua visita al distretto militare (che allora era nella caserma di S. Antonio, vicino a piazza Dogana, ubicato a sinistra dell’Arco di Traiano, per chi ha percorso il ponte sul Calore, venendo dalla stazione ferroviaria). Infatti, nella lettera che Padre Pio scrive a padre Agostino, da Caserta il 18 novembre 1915, racconta che viene riconosciuto tisico, dal “feroce capitano medico“, e mentre padre Pio sta per aprir bocca, “per sottoporgli le sue sofferenze“, il capitano lo tronca immediatamente per dirgli: “Va bene, al reggimento ve la vedrete con i vostri novelli superiori” e, il giorno 10 novembre è inviato in “sottorassegna“, cioè a una seconda osservazione, presso l’Ospedale Militare Principale di Caserta. Dopo la visita, a Caserta, Padre Pio, spera di esser esonerato e, invece, viene dichiarato abile e assegnato alla Decima compagnia sanitaria di Napoli. In attesa del foglio di partenza torna a Pietrelcina. Il 30 novembre è convocato, con urgenza, a Benevento, ma non gli consegnano il foglio di via, perciò torna a Pietrelcina. Finalmente, viene riconvocato il 4 dicembre e questa volta gli danno il foglio di partenza: il 6 dicembre deve presentarsi a Napoli, presso la Decima compagnia. Il giorno dopo, domenica 5 dicembre, scrive a p. Agostino Daniele: Domani mattina, lunedi, a Dio piacendo, partirò per Napoli, essendo stato assegnato alla Decima compagnia sanitaria”.

Comincia così il periodo del servizio militare per Padre Pio da Pietrelcina.

Dal libro: “Con Padre Pio come in una fiaba trasogno e realtà” di Padre Pio Capuano

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