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40 anni fa si apriva il processo per la Causa di beatificazione e canonizzazione di Padre Pio. Era il 20 marzo 1983

Era il 20 marzo 1983
Apertura Processo Beatificazione e Canonizzazione Padre Pio

Sono passati 40 anni dal giorno che ha segnato l’inizi del processo per la beatificazione e canonizzazione di Padre Pio.

20 marzo 1983: Apertura del processo della Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Padre Pio da Pietrelcina

Il 20 marzo 1983, il tempo non è stato clemente a San Giovanni Rotondo. Nonostante questo le cronache ricordano che è stata una giornata meravigliosa, piena di fede, permeata di devozione e ricca di entusiasmo. Racconta il vice-postulatore fra Gerardo Di Flumeri: “Sapevo che il Padre è venerato ed amato da migliaia di fedeli, sparsi in tutto il mondo; ma in quel giorno ne ho avuto la conferma, la prova tangibile e visiva. Una marea di gente che gremiva il santuario, il sagrato, la scalinata della Via crucis il viale dei Cappuccini“.  Una data storica che segna l’apertura del processo della Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Padre Pio da Pietrelcina.

25 mila fedeli a San Giovanni Rotondo

25 mila fedeli si sono radunati a San Giovanni Rotondo per partecipare a questo momento storico. Gli otto vescovi venuti a concelebrare, il centinaio di sacerdoti presenti, le migliaia di pellegrini confluiti nella cittadina garganica da tutte le parti del mondo hanno dovuto soffrire non lievi disagi. I fedeli sono giunti da tutte le parti d’Italia. I gruppi esteri più numerosi provenivano dall’Irlanda, da gli Stati Uniti, dal Canada, dall’Inghilterra, dalla Francia e dalla Svizzera.

20 marzo 1983: Santa Messa interrotta dalla pioggia

Alle ore 11, è cominciata la solenne concelebrazione eucaristica. I celebranti erano sul palco allestito sul sagrato del santuario. Dopo la proclamazione del Vangelo, l’arcivescovo di Manfredonia, Mons. Valentino Vailati, che presiede la concelebrazione, inizia a leggere l’omelia. “La lettura del Decreto, con cui dichiaro aperto il processo per la causa di Beatificazione e di Canonizzazione del Servo di Dio, Padre Pio da Pietrelcina, cappuccino, ci riempie il cuore di gioia e di speranza”. Fa appena in tempo. a leggere le prime parole che deve fermarsi. A causa della pioggia, si rende conto che non è possibile continuare. Per poter proseguire la concelebrazione, l’altare viene spostato verso la facciata del santuario, sotto il baldacchino, sempre sul palco. I fedeli cominciano a disperdersi. Molti si rifugiano nel santuario. La pioggia imperversa. Gli operatori televisivi e i fotografi sono in difficoltà. Terminata la santa Messa, l’arcivescovo e i concelebranti si trasferiscono all’interno del santuario, dove depongono i paramenti bagnati.

20 marzo 1983: Insediamento del Tribunale Ecclesiastico

Alle 12.30, davanti all’altare maggiore della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, viene insediato il Tribunale Ecclesiastico:

  • Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Valentino Vailati, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste, giudice presidente;
  • don Michele Di Gioia, giudice delegato;
  • don Antonio D’Amico, promotore della fede;
  • don Michele Nasuti, notaio attuario;
  • don Pasquale Vescera, notaio aggiunto;
  • don Vincenzo Biancofiore, cursore.
  • fra Bernardino da Siena, Postulatore Generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini;
  • fra Gerardo Di Flumeri, vice postulatore

Si canta il Veni Creator; dopo di che il cancelliere della curia legge il decreto per l’introduzione della Causa di Padre Pio. Segue, da parte dello stesso cancelliere, la lettura del verbale. I membri del Tribunale e della Postulazione giurano e firmano.

Il postulatore generale Fra Bernardino da Siena presenta i documenti ufficiali trasmessi dalla Sacra Congregazione delle Cause dei Santi. La cerimonia si conclude con il discorso pronunciato dal padre generale Fra Flavio Roberto Carraro e con la benedizione impartita da tutti i vescovi presenti.

Nel pomeriggio, due manifestazioni completano l’intensa giornata: il pio esercizio della Via crucis e una imponente fiaccolata, che, partendo dal centro del paese, sfila lungo il viale dei Cappuccini e punta verso il santuario.

Racconta Padre Gerardo Di Flumeri: “di spiegazioni “teologiche” ne ho sentite parecchie. “È stata una punizione”, hanno sentenziato alcuni. “Una benedizione” hanno affermato moltissimi. “Il demonio ci ha messo lo zampino“, hanno sussurrato altri. A me personalmente è piaciuta la spiegazione che ho ascoltato dalla viva voce di una devota vecchietta venuta da Roma. “Forse avevamo tutti bisogno di purificazione!“.

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Un grande Santo

Sei stato un grande amico e ogni volta che da Milano mi recavo a San Giovanni rotondo, passavo da te e ci abbracciavano come due vecchi amiconi. Ora sei Lassù….con i miei genitori che hai conosciuto…Padre Leonardo…..come un tempo, ti abbraccio con tutto il cuore. Salutami gli amici: Fra Modestino, Padre Eusebio Notte, Padre Meglio la, Padre Alessandro da Ripabottoni fra Lorenzo Orecchia e, tanti altri amici cappuccini. Con tutto il cuore vi mando un bacione. Giorgio.

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