Scroll Top

Funerale di Padre Leonardo Marcucci: “un frate semplice, umile e responsabile”

L'omelia del Ministro Provinciale fra Francesco Dileo
IMG_0305

Questa mattina a Foggia, presso la chiesa conventuale dell’Immacolata, il ministro della religiosa provincia di Sant’Angelo e Padre Pio, Fra Francesco Dileo ha presieduto il funerale di padre Leonardo Marcucci scomparso mercoledì sera (29 marzo) colto all’improvviso da un malore, probabilmente causato da un forte calo di pressione. Oltre 40 frati cappuccini, dai vari conventi della provincia religiosa, hanno concelebrato la Santa Messa. Tra i concelebranti il vicario diocesano don Filippo Tardio ed il cappellano del Policlinico Riuniti di Foggia Don Michele Angelo Di Noto.

In punta di piedi, un altro caro confratello ci ha lasciato per sempre!” Con queste parole fra Francesco ha cominciato la sua riflessione.

Padre Leonardo nacque a San Giovanni Rotondo, il 9 ottobre 1936 e, all’età di quasi 20 anni, vestì l’abito cappuccino. Il 17 settembre 1960 emise definitivamente la professione religiosa. Il 14 febbraio 1965, a Campobasso, fu ordinato presbitero, presso la chiesa del Sacro Cuore. Dopo brevi permanenze nei conventi di Pietrelcina, Venafro, Agnone e San Giovanni Rotondo, dal 1969 l’obbedienza lo destinò a Foggia, con l’incarico di cappellano e coordinatore del servizio pastorale presso gli Ospedali Riuniti.

Segnò molto la sua vita la permanenza a San Giovanni Rotondo, dall’agosto 1967 al giugno 1969″ – ha ricordato il ministro. “La possibilità di trascorrere il periodo del diaconato vicino a Padre Pio da Pietrelcina rappresentò per lui un tempo di grande grazia e di proficua preparazione all’ordinazione sacerdotale. Ne era fortemente orgoglioso e sempre, con commozione, raccontava episodi di vita condivisa con il santo Confratello. È stato uno dei testimoni della sua ultima Messa. Chi lo ha incontrato, soprattutto in questi ultimi anni, non poteva non rendersi conto della gioia che lo animava e del forte senso di gratitudine che traspariva dai suoi occhi e dalla sua voce al solo ricordo dei momenti vissuti accanto a Padre Pio. Era accresciuta in lui la necessità di doverlo raccontare, per rendere anche gli altri partecipi del grande beneficio che il Signore gli aveva concesso, mediante la condivisione di un piccolo tratto della sua vita accanto ad un gigante di santità”.

Uomo semplice e responsabile, padre Leonardo, “ha sempre espletato con umiltà e senso del dovere il suo ministero sacerdotale“. Fra Francesco ha poi raccontato dei ricordi personali: “Io, personalmente, ho avuto la possibilità di trascorrere per due anni consecutivi un periodo di riposo insieme lui e ai nostri giovani frati in formazione. In quelle circostanze ho scoperto il suo carattere docile, la sua attitudine ad affidarsi. È stato un frate remissivo, senza pretese, ma ricco dell’amore di Dio e fortemente sensibile alle necessità spirituali dei fratelli e delle sorelle infermi”.

Padre Leonardo ha dedicato tutta la sua vita ed il suo sacerdozio alla pastorale sanitaria, soprattutto presso gli Ospedali Riuniti di Foggia, oggi Policlinico Riuniti. Pertanto, il ministro a nome della Fraternità provinciale e della famiglia di padre Leonardo, ha voluto esprimere un sentito ringraziamento “a tutti voi, qui presenti, in modo particolare al cappellano, don Michele, a tutto il personale medico e paramedico, agli amministrativi e a quanti, a diverso titolo, prestano un servizio presso tale struttura ospedaliera. Grazie per la vostra partecipazione a questa Eucaristia, ma anche per il rispetto e la collaborazione che avete garantito a padre Leonardo nel suo ministero e per il tentativo che avete fatto per evitare l’esito fatale del suo ultimo malore”.

In conclusione fra Francesco si è poi rivolto al suo confratello:

“Carissimo padre Leonardo, ci lasci una bella testimonianza di vita cappuccina. Con te perdiamo uno dei pochi contatti rimasti con gli eventi che hanno cambiato la storia della nostra Provincia religiosa, a motivo della santità di Padre Pio. Ti siamo grati per l’impegno pastorale, garantito quasi fino all’ultimo giorno della tua vita, e per l’esempio discreto ed umile di comunione fraterna. Il Signore ti conceda il meritato premio. L’amato confratello san Pio, i tuoi cari familiari defunti e la schiera di quanti hanno ricevuto da te i conforti religiosi prima di passare alla patria del Cielo, ti accolgano festosi nella gloria del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.

 

© Riproduzione riservata

Post Correlati

Lascia un commento