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Padre Pio e l’Arma dei Carabinieri

Ogni domenica, una rappresentanza dei carabinieri si recavano da lui per salutarlo e per esprimere la loro devozione

L’attività spirituale di Padre Pio era imponente, se si tiene conto che è anche devoti di religione separate affluivano a San Giovanni Rotondo continuamente dalle varie città d’Italia e del mondo, per avvicinarlo e riceverne lume, conforto, stimolo per una vita rinnovata dalla luce della grazia e dalla pratica dei principi del cristianesimo e degli insegnamenti della Chiesa Cattolica.

Uno dei principali motivi di attrazione per i pellegrini era la santa Messa la lui celebrata nel santuario di Santa Maria delle Grazie con un fervore mistico che turbava le coscienze. in pochi anni San Giovanni Rotondo, per far fronte al movimento turistico religioso creato dal cappuccino ha creato notevoli infrastrutture: vie di comunicazione, autoservizi pubblici, alberghi, ristoranti e pensioni, ampliamento dell’Ufficio delle poste. Effetto della presenza del frate stimmatizzato, del prestigio e dell’ importanza da lui conferiti la cittadina che lo ospitava è anche l’istituzione del comando tenenza dei carabinieri, e quindi,  la trasformazione della modesta stazione distaccata stazione capoluogo datata 5 agosto 1965. In data 15 marzo 1967 venne istituito anche un posto di carabinieri sul piazzale di Santa Maria delle Grazie per assicurare la permanenza di due o più militari dell’Arma durante l’afflusso dei notevolissimi pellegrini.

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Padre Pio celebrava puntualmente ogni mattina alle 5. Per potersi confessare con lui occorreva prenotarsi, gli uomini almeno otto  giorni e le donne un mese ed anche di più. Un’altra aspirazione dei pellegrini era poter assistere all’ultimo saluto e la benedizione che padre Pio impartita ai fedeli dalla finestra della sua cella, con lo sventolio del fazzoletto bianco.

Fra i tantissimi  ricordi che l’Arma locale conserva di padre Pio vogliamo ricordane i più salienti :  l’Arma è stata molto impegnata nei servizi d’onore e  di sicurezza:

  • In occasione dell’ inaugurazione Casa Sollievo della Sofferenza, avvenuta con la partecipazione dell’Emminenza il Cardinal Lercaro il 5/5/1956;
  • il 2 luglio 1959 per l’incoronazione della Madonna delle Grazie, una preziosissima icona del 1400, da parte di Sua eminenza il Cardinal Tedeschi;
  • il  5/5/1966 al raduno dei gruppi di preghiera, ispirati dal padre ai suoi figli spirituali di tutto il mondo, in occasione del decennale della fondazione Casa Sollievo della Sofferenza
  • il 12 giugno 1966 ed 19 maggio 1968, in occasione rispettivamente delle elezioni amministrative politiche, l’Arma locale si è prodigata nei servizi di scorta a Padre Pio dal convento dei Cappuccini, effettuando in auto un percorso di circa 6 km dalla cittadina, di San Rotondo al suo passaggio, sotto una pioggia di fiori, si è recato all’edificio scolastico di Via degli Studi, dove era sita la sua sezione elettorale numero 17.

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Alla fine dei suddetti servizi, Padre Pio si è sempre degnato e compiaciuto di ricevere i Carabinieri ai quali, dopo il bacio della mano, umilmente diceva: scusate il disturbo che vi ho arrecato. Iddio ve ne renda merito. Benedico voi e le vostre figlie. Buona giornata”. Ogni domenica, ogni ricorrenza, ogni festività, una rappresentanza dell’Arma, in forma privata, composta dal comandante della Tenenza dal comandante della Stazione, si è sempre recata da lui per salutarlo, baciargli la mano stimmatizzata esprimergli il proprio rispetto e la propria devozione.

Il 21 novembre 1967 in ricorrenza della Virgo Fidelis patrona dell’Arma dei Carabinieri, dopo la cerimonia svoltasi nella caserma di via degli Studi, un numeroso gruppo di carabinieri accompagnati dal tenente Giuseppe Barbera, comandante della locale Tenenza e dal maresciallo capo Pasquale La Porta, comandante della stazione capoluogo, si sono portati al convento dei Cappuccini, dove nella sala San  Francesco sono stati ricevuti da padre Pio. Commosso e meravigliato per la presenza di tanti Carabinieri, ha detto in tale circostanza: Ricordate che all’Arma è stata affidata quale patrona la nostra Mamma Celeste. Siate fedeli a Lei, come lo siete con le vostre istituzioni. Iddio benedica voi e le vostre famiglie”.

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Antonio Muzzonigro

C’ero anche io. Grazie per aver ricordato l’Arma di San Giovanni Rotondo ed il suo comandante Giuseppe Barbera.

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